venerdì 30 dicembre 2016

Aspettando

Dentro lo specchio - Isfahan - Iran - by Paola 



Dentro uno specchio

alla ricerca di un mondo al contrario, 

di un cappellaio Matto, di un gatto. 

Nel mondo al contrario, 

cercando un prodigio 

che porti 

col soffio del vento 

la tua voce, 

il tuo sorriso.

Nell'enorme distanza tu taci. 
Nel mondo al contrario
io aspetto.
In silenzio 



giovedì 8 dicembre 2016

Infinità

Angolo del Bazar di Shiraz - by Paola

Lo spazio possiede una propria solitudine, 
solitudine è il tempo
e solitudine è la strada.
Ma tutto questo è caos
in confronto a quell’attimo profondo
in cui un cuore si specchia in un altro 
allora sarà:

infinità finita.

venerdì 2 dicembre 2016

Caleidoscopio di frammenti

Frammenti - Teheran - by Paola


Piccoli pezzi riflessi: pallido sorrisi e mani fredde.
Tiepida linfa che scorre come una lama, 
tagliando, 
scoprendo,
grattando.
Come macchia su un foglio, 
macchia indelebile 
che tampona

un cuore ferito.

domenica 27 novembre 2016

Momenti

Momenti rubati - Teheran - by Paola
«Domani ti porto in un posto speciale»
Così mi hai scritto ieri sera mentre arrabattavo qualcosa da mangiare al bazar. E la fame immediatamente è passata.
Torno a casa, lascio che il mio peso si inglobi nel materasso fra le lenzuola che sanno di bucato e penso che d’amore non è mai morto nessuno ma il cuore si ferma a volte e sembra non voler ripartire più.

Mattino, scendo le scale, mi aspetti, sul sedile un sacchetto con due dolci al miele. “Il viaggio è lungo dici”.

Traffico, osservo te che guidi fissando la strada, ma a volte il tuoi occhi incrociano i miei in un dialogo muto.

Tanti occhi ti hanno visto prima dei miei; mi prendi la mano e la appoggi con la tua sul cambio prima, seconda fino alla quarta, premi l'acceleratore su qualcosa che di marce non ne vuole conoscere, basta andare avanti,  basta che resti. 
Ho letto migliaia di libri,visti altrettanti film, ma lì è tutto più facile che qui.
Deglutisco poteva essere un bacio e invece ti dico:

“ Lontano da qui, 
a mille chilometri dall’idea di giusto o sbagliato
vi è in luogo.
Laggiù io ti aspetterò”

“Laggiù dove? “ chiedi tu.

“Laggiù dove io mi faccio mare e tu onda” 


venerdì 25 novembre 2016

Il panda birichino

Diventerai un panda - by Paola 
C’era un panda birichino
che giocava a nascondino
per sfuggire a un topolino
che al riparo in un anfratto 
lo guardava quatto quatto.

Per distrarre il topolino,
poi, quel panda birichino
inscenò anche un balletto, 
si coprì pure il musetto, 
ma testardo il topolino
lo osservava dall’angolino.

Corre, scappa, gira, torna
sale in cima anche a una fronda
cade, rotola, saltella
ma il topino ancor l’osserva.

Spaventato e un po’ agitato 
torna verso la sua mamma
e si ferma accoccolato
chiede d’essere consolato.

A quel punto il  topolino
si avvicina al birichino
e arricciando il suo nasino
gli dà  un piccolo bacino.

martedì 22 novembre 2016

Uno sguardo

Il pane - Shiraz - by Paola


Nel tuo sguardo leggo
il duro sogno
liquefatto,  ma vivo.
E poi il sole.

sabato 19 novembre 2016

Il filo verde

 Accocchio by Paola 
C’era una volta, o forse era solo ieri o forse non ricordo bene quando, so solo che pioveva quel giorno e un piccolo anatroccolo  si svegliò tutto bagnato, si stiracchiò ben bene e cominciò a sbirciare da sotto la foglia dove si era riparato quella notte.

La pioggia cadendo faceva un rumore assordante per le sue piccole orecchie da anatroccolo, una specie di tamburo impazzito, o un rumore simile agli zoccoli di una mandria di bufali inferociti.

L’anatroccolo era così triste in quei giorni, gli sembrava che il mondo, la sua foglia, i vermiciattoli che mangiava non avessero un senso. Era triste e solo, lì sperduto nella nera palude.

Nero, nero, tutto nero, il cielo nero, il prato nero, le foglie nere ogni cosa nera.

Tic, tac, tic, tac la pioggia continuava incessante a cadere; l’anatroccolo chiuse gli occhi e cercò di pensare e pensò. Pensò a una giornata di sole, pensò al sapore del mare ma niente, ancora niente, ancora tutto nero.

Ad un certo punto sentì un rumore, un piccolo rumore.
Cos’era? Una specie di sospiro, una voce che chiedeva aiuto.

L’anatroccolo decise allora di uscire da sotto la sua foglia, e di andare a vedere.

Poco lontano da lì un buffo animale, un ranocchio verdastro e un po’ bruttino, lo ammetto, era rimasto incastrato nella palude del nulla, e la palude del nulla non è proprio il posto migliore dove rimanere incastrati.
La palude del nulla è un posto davvero pericoloso, vi vive un mostro mostruoso grande, grosso, che toglie il sorriso a chi vi entra.

L’anatroccolo si guardò intorno in cerca di qualcosa per poter tirar fuori, il buffo animale da quella palude.

Si girò a destra e a sinistra e trovò un filo, un lungo filo colorato, cosa ci facesse un lungo filo colorato in una palude non si sa, ma è una favola e nelle favole le magie accadono.
Un filo verde.
Gettò con tutta la forza di cui era capace quel filo nella palude e poi una volta che l’altro l’ebbe afferrato strinse forte e tirò, tirò e ancora tirò e tirò ancora più forte, il ranocchio pesava un sacco.

Finalmente riuscì nel suo intento, esausto cadde a terra con il buffo animale sopra di sé e si guardarono negli occhi stupiti.

Stupiti perché la pioggia continuava a cadere ma non c’era più rumore ma musica.

Stupiti perché nulla era più nero, ma ogni cosa aveva un proprio colore, il prato verde, il cielo azzurro, il ranocchio verde e l’anatroccolo giallo. Si abbracciarono forte, guardarono la palude del nulla, fecero una buffa pernacchia al mostro e iniziarono a correre insieme, non più soli.

giovedì 20 ottobre 2016

Scarabocchio

Scarabocchio - by Paola
Lo sai cucciolo che tutti i folletti sono molto strani e forse un po’ brutti; ma io ne ho conosciuto uno che è il più strano di tutti.
L’ho incontrato vagando per boschi una sera in cui ero in giro a cercare i mostri.
Si fa chiamare Scarabocchio ed è alto come un ranocchio.
Indossa una piccola giacca di lana, ma è una giacca strana, 
cambia colore a ogni istante, ora rossa, ora verde, ora azzurra, sempre cangiante. 
Porta un cappello con disegno di stella e cammina scalzo, anzi non cammina saltella.
Sai che fa Scarabocchio? 
Entra nelle case dei bimbi, la sera quando gli occhi si fanno pesanti e disegna nelle loro menti mille scarabocchi brillanti.

Lo scarabocchio pian piano prende vita, diventa  un cavallo alato, un mago, un gigante, e persino un orsetto cantante. 
Diventa un pirata, un drago, un pulcino: diventa il sogno di ogni bambino.

mercoledì 8 giugno 2016

E' necessario scegliere

La Farmacia - Marrakech - by Paola

Nella misura breve di un istante
devi avere il coraggio di scegliere
o, totalmente, il buio 
offuscherà la tua strada 
nei giorni futuri.

sabato 4 giugno 2016

Desolazione

Trinidad - Cuba - by Paola

Resti di una notte 
che non spengono il sole 
davanti al dolore

venerdì 3 giugno 2016

Colore


Scale - by Paola

Perdonami ho rubato una foto, 
ma il tuo sorriso mi ha parlato.
Avvolta nel tuo velo colorato 
i tuoi occhi raccontavano di te.
Anima su un treno vuoto 
che hai scelto di vestirti di colore.
E tu c'eri, semplicemente c'eri 
e seminavi intorno l'allegria.

giovedì 26 maggio 2016

Immaginario

Città Fantasma - Consonno - by Paola

Ascolta i passi
ora silenziosi 
di una folla 
che rincorse una lucida follia.
Leggera si dondolava la vita
e tu con essa.
Ora solo silenzio 
e quei passi ancora.

giovedì 19 maggio 2016

Il Passaggio

La Conversacion - Plaza de San Francisco - L'Avana - by Paola


Un passaggio tra verità e menzogna, 
parole sussurrata a mezza bocca, 
scorciatoie pavide, 
papiri arrotolati,
solo bugie.
Tristezza infinita scorre
attraverso un uomo, 
ormai a metà.



martedì 17 maggio 2016

Hasta la Victoria!

Propaganda - Plaza de la Revolucion - L'Avana - Cuba - by Paola


Come una bandiera, 
ad ogni alba,
canta il passato

sabato 14 maggio 2016

Raggi

El Morro - L'Avana - Cuba - by Paola

Sole brilla ora:
illumina un ricordo di pirati,
mostrami la fine del giorno
che ha portato nuova conoscenza.

Là sotto il mare rumoreggia
narrando antiche battaglie
pesante d'orgoglio
eppure così sereno.

Vago, in una guerra senza spada,
alla ricerca di giustizia
e il sole continua brillare.


giovedì 12 maggio 2016

Solo

Trinidad - Cuba - by Paola

Di tanto in tanto
le nubi donano riposo
a chi solo aspetta

martedì 10 maggio 2016

Ci Credevo io

Murales del Che - Plaza de la Revolution - Havana - Cuba - by Paola
"Credevi davvero Ernesto nella tua Rivoluzione?"
"Sì ci credevo, 
credevo che il mondo potesse cambiare, che la Rivoluzione del mondo passasse attraverso la Rivoluzione del singolo Uomo. 
Ci credevo io! 
Ma forse la sorte di chi troppo si ribella altro non è che disillusione.
Ci credevo io! 
Ora capeggio, come sfinge sul cemento a memoria eterna,  da solo, osservo bambini che corrono scalzi, uomini su camion schiavi diversi, ma nuovi schiavi. 
Ci credevo io! "

lunedì 9 maggio 2016

Il messaggio

Paseo del Prado - Cienfuegos - Cuba - by Paola

Rendimi i miei occhi, 
rendimi i miei pensieri, 
rendimi il mio cuore.

Non ho più voglia di aspettare,
solo, seduto al sole, 
ora conosco le tue bugie.

Voglio tornare a ridere
rivoglio il mio cuore.
La tua falsa passione 
alla quale, cieco mi arresi,
tienila per te.

venerdì 15 aprile 2016

Con passo lieve

Esposizione Palazzo Rau della Ferla- Noto - by Paola

                                                     Uno sguardo lontano
                                                   fisso verso l'orizzonte, 
                                                       luce abbagliante. 
                                                Con passo lieve ti avvicini
                                                            la voce tace,
                                                     con occhi socchiusi 
                                      osservi il tuo stesso desidero di volare



sabato 9 aprile 2016

Il tempo relativo

Il tempo relativo  by Paola
Il tempo di ogni cosa
raramente fugge.

Il tempo dell’attesa, 
il tempo dell’addio, 
il tempo dell’amore, 
il tempo alla fermata, 
il tempo delle fragole, 
il tempo del dolore.

Il tempo relativo:
nulla di più complesso
nulla di più fragile. 

nulla di più bello . 

giovedì 10 marzo 2016

Anxiety

Fondazione Prada- Milano - by Paola


Bandiera bianca
nella propria prigione
urla
con furore muto

sabato 5 marzo 2016

Silenzio

Lo studio del pittore - Palazzo Rau della Ferla Noto- by Paola




 Dipingendo la sua taciturna poesia,
illuminato da un raggio di sole
pensava alla parole mai dette,
ai giorni vuoti che sembrano precipitare in pozzi senza fondo.
Pensava ai volti dipinti, 
sempre gli stessi eppure mai uguali.

Pensava al viaggio da intraprendere 
senza compromessi 
consapevole che in quei contorti sentieri avrebbe raggiunto il centro del cuore.

martedì 1 marzo 2016

Waiting

Penelope - Fondazione Prada Milano - by Paola
                           

                                                      Guarda stupita il rinascere del mondo,
                                                      passata la tempesta, 
                                                      tra cristalli d'acqua,
                                                      piccoli raggi di sole
                                                      illuminano l'attesa di te.
   

domenica 28 febbraio 2016

Le tre forme

Uomini - Osaka - by Paola
                                 
         Quello che fa male 
         sono le forme senza forma, 
                           i momenti che passano senza conoscere 
              la gioia e  il dolore;
           senza pensare
        che spesso anche solo un attimo può essere per sempre.

                                   
 
 

venerdì 19 febbraio 2016

Il tocco

Il tocco - Centrale Montemartini- Roma - by  Paola
                                                            Scrivere per sfiorare il silenzio
                              perché forse basta una parola, simile a una carezza
                                                per capovolgere il mondo
                                               
                                              
                

sabato 6 febbraio 2016

Sfocare

Donna - Miami 1954 -  foto di Paola da una foto di Vivian Maier

                                                   Nel socchiudere l'occhio l'immagine si sfoca
                                        così come il ricordo di una sera di pioggia.